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Pellegrino Artusi

Diese Serie begleitet einen berühmten Feinschmecker und Weinkenner, der in rätselhafte Mordfälle verwickelt wird. Mit jedem neuen Fall taucht er tiefer in die dunklen Geheimnisse der italienischen Oberschicht ein, wo Luxus und Intrigen mit tödlichen Absichten verschmelzen. Sein scharfer Verstand und seine kulinarischen Kenntnisse erweisen sich als überraschend nützlich bei der Aufklärung komplexer Verbrechen, die oft vor der Kulisse opulenter Anwesen und malerischer italienischer Landschaften stattfinden. Jede Geschichte verspricht Spannung, Charme und eine unwiderstehliche Atmosphäre.

Das Nest der Nachtigall
Il borghese Pellegrino

Empfohlene Lesereihenfolge

  1. 1

    Pellegrino Artusi, ebenso berühmter wie beleibter Feinschmecker, ist zu Gast auf einem idyllisch gelegenen Schloss in der Toskana. Der Autor der im ganzen Lande beliebten Gourmet-Bibel 'Von der Wissenschaft des Kochens und der Kunst des Genießens' soll Baron Bonaiuti und seiner exzentrischen Familie ein paar Tage Gesellschaft leisten. Doch sein Ruf als Kulinariker hilft ihm hier nicht viel, denn schon bald sind seine kriminalistischen Fähigkeiten gefragt: Man findet den Haushofmeister tot in der Küche auf – vergiftet! Als kurze Zeit später auch noch der Baron selbst von einem Jagdgewehr an der Schulter getroffen wird, ist Artusis ganzer Spürsinn gefragt, um das junge Zimmermädchen Agatina zu entlasten. Denn die wird vorschnell von allen für die Mörderin gehalten …

    Das Nest der Nachtigall
  2. 2

    Il borghese Pellegrino

    • 288 Seiten
    • 11 Lesestunden

    A cinque anni di distanza dal suo primo, fortuito, caso criminale (raccontato nel precedente Odore di chiuso), Pellegrino Artusi è ospite di un antico castello che un agrario capitalista ha acquisito con tutta la servitù, trasformando il podere in una azienda agricola d’avanguardia. È stato invitato perché è un florido mercante, nonché famoso autore della Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, il libro con cui codificava la cucina italiana e contribuiva anche, con i sapidi aneddoti uniti alle ricette, a diffondere nei tinelli delle case la lingua nazionale. Oltre al proprietario, Secondo Gazzolo, con la moglie, completano il gruppo altri illustri signori. Il professor Mantegazza, amico di Artusi, fisiologo di fama internazionale; il banchiere Viterbo, tanto ricco quanto ingenuo divoratore di vivande; il dottor D’Ancona, delegato del Consiglio di Amministrazione del Debito Pubblico della Turchia; Reza Kemal Aliyan, giovane turco, funzionario dello stesso consiglio; il ragionier Bonci, assicuratore con le mani in pasta; sua figlia Delia che cerca marito ma ancor più avventure. Riunisce tutti non solo il fine conviviale, ma anche un affare in fieri. Sono infatti gli anni d’inizio secolo in cui la finanza europea si andava impadronendo del commercio internazionale del decadente Impero Ottomano. Accade che, tra un pranzo, un felpato attrito di opinioni e interessi, un colloquio discreto, viene trovato morto un ospite; è chiuso a chiave in camera da letto ma il professor Mantegazza è sicuro: è stato soffocato da mani umane. Circostanze che non collimano, passaggi segreti, colombi viaggiatori, tresche clandestine, fanno entrare ed uscire dalla scena, o agire coralmente, i personaggi, con la vivacità di un teatro brillante. E si adatta al luogo una sfumatura di gotico, in ironico contrasto con l’atteggiamento scientista all’epoca di gran voga. Marco Malvaldi si muove a proprio agio nell’ambiente positivistico dell’epoca, rappresentato con allusiva esattezza; e d’accordo con il suo eroe Pellegrino Artusi considera la buona cucina una branca della chimica, una scienza complessa, rigorosa e stuzzicante quanto la sublime arte dell’investigazione.

    Il borghese Pellegrino